lunedì 22 agosto 2011

Uno dei problemi che affligge moltissima popolazione:
L’appendicite acuta

Un Database da cui attingere informazioni relative a questa patologia è un utopia.
Ci penserò io con il mio Blog,e per esperienza personale,è un problema che va risoslto alla svelta.
Anni fa,sono stato operato d'urgenza,e non avevo la minima idea di cosa fosse tale patologia,anzi stavo quasi per morire,perchè qualche Dottore,oltre che ad aprirmi dal lato opposto a quello rispetto all'appendice che ormai aveva raggiunto il rene,pensò bene di dirmi che non era grave e senza un esame disgnostico,mi rispedì a casa.
Morale: dopo una settimana....pronto soccorso e operato d'urgenza,mi restavano poche ore.
Da allora ho dei dolori alla schiena. Ecco a cosa servone le telecamere in sala operatoria....e un Database da cui attingere informazioni.
Invece no,si ostinano ancora al futuro,solo per paura della privacy.

L'appendicite Acuta:
rappresenta a tutt’oggi l’emergenza chirurgica addominale più comune.   L’ipotesi diagnostica va considerata in quasi tutti i pazienti che riferiscano una sintomatologia dolorosa o presentino segni obiettivi di irritazione peritoneale, in particolare a carico dell’emiaddome destro o delle aree circostanti o sottostanti la regione periombelicale. Sicuramente l’infiammazione appendicolare rappresenta la causa più frequente di dolore addominale persistente negli adolescenti. La seconda e terza decade di vita rappresentano le fasce d’età in cui tale patologia in prevalenza si distribuisce anche se, in ragione del progressivo incremento dell’età media, risulta in aumento l’incidenza percentuale di soggetti colpiti con età superiore ai 60 anni.La diagnosi di appendicite acuta risulta relativamente agevole allorché l’esordio e l’evoluzione dei sintomi si presentino, come accade nella maggioranza dei casi, con connotati tipici al punto che la sola valutazione clinica, anamnesi ed esame obiettivo, consente di conseguire l’obiettivo di una ragionevole certezza diagnostica.Il sintomo d’esordio nettamente prevalente è un dolore addominale inizialmente non particolarmente intenso e localizzato di regola in sede periombelicale o, in generale, riferito ad un ambito interessante le regioni situate lungo una linea mediana tracciata idealmente in corrispondenza dell’ombelico. Alcune ore dopo può insorgere altresì uno stato nauseoso che cui si possono associarsi fenomeni di vomito.Successivamente il sintomo tende a migrare verso i quadranti addominali situati a destra della suddetta linea mediana ideale, circoscrivendosi in genere ad un’area equidistante rispetto all’ombelico stesso da un lato, ed alla piega inguinale dall’altro.
In questa fase successiva il dolore soggettivo tende ad aumentare d’intensità mentre l’area risulta particolarmente reattiva ed una palpazione addominale anche superficiale può evocare un intenso dolore.Tale evoluzione successiva del quadro clinico testimonia di un interessamento della membrana peritoneale che riveste l’appendice e costituisce un iniziale processo di “peritonitite” circoscritto alla sola appendice, e che induce a porre indicazione alla terapia chirurgica. L’intervento consente di prevenire una progressiva diffusione della peritonite ad un ambito addominale più esteso con significativo incremento della mortalità operatoria e delle complicanze postoperatorie.Tuttavia esiste una quota non trascurabile di soggetti colpiti in cui l’evoluzione del quadro clinico non presenta i connotati di tipicità dianzi esposti.
A volte la sintomatologia esordisce nella sede precedentemente indicata come area di successiva migrazione del sintomo o, viceversa, mantiene almeno in parte la sua iniziale collocazione periombelicale.
Tuttavia, soprattutto se il quadro clinico presenta aspetti che possano indurre un importante dubbio diagnostico è fondamentale che il paziente venga riferito ad pronto soccorso dove possa essere assicurato un monitoraggio clinico stretto al fine di cogliere l’eventuale momento chirurgico anche con l’importante ausilio di una diagnostica per immagini, in particolare ecografica, che di recente si è rivelata, in mani esperte, particolarmente utile ed, a volte, decisiva ai fini di un’indicazione chirurgica.
Tale metodica diviene particolarmente preziosa allorquando ci si confronti con pazienti che, pur avendo in corso un processo evolutivo di infiammazione appendicolare quale quello in precedenza descritto, riferiscano sintomi soggettivi o evidenzino reperti obiettivi derivati dall’esame clinico dell’addome che risultino particolarmente sfumati e quindi scarsamente significativi dal punto di vista diagnostico. Il riferimento è a pazienti anziani,
diabetici, soggetti che assumano cronicamente farmaci cortisonici o siano affetti da malattie, come quelle del sistema linfatico, che attenuino la reattività individuale. In questi casi l’ausilio della diagnostica per immagini diviene spesso fondamentale.









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