venerdì 29 giugno 2012

Trapianto di fegato: robot Da Vinci esegue l'intervento

primo trapianto robotizzato


Palermo – Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione e' stato eseguito il primo trapianto di fegato con tecnica esclusivamente robotica e minimamente invasiva. Solo “Da Vinci” questo il nome del robot, ha operato all’interno del paziente ovviamente con l’ausilio del chirurgo che lo comandava con un joystick. L’equipe, guidata da Bruno Gridelli Direttore dell’Ismett e Marco Spada Responsabile della Chirurgia Addominale e dei Trapianti d’Organo dell’Istituto, ha visto alternarsi durante le 10 ore di intervento decine di medici e infermieri.

L’intervento e' stato realizzato in collaborazione con l’equipe dell’Azienda Ospedaliera Universitaria dell’Ospedale Cisanello di Pisa, guidata da Ugo Boggi, Direttore della Chirurgia Generale e dei Trapianti nell'Uremico. “Da Vinci” e' composto da un carrello, quattro bracci meccanici che controllano altrettanti strumenti articolabili ed e' dotato di un dispositivo che permette al chirurgo di avere anche una visione tridimensionale ingrandita dell’interno della cavita' addominale operata.

Al di la' della straordinaria tecnologia applicata e dei grandi passi avanti che si stanno facendo nel mondo degli interventi chirurgici complessi la cosa che fa piu' piacere e' che l’intervento sia perfettamente riuscito.
Siamo nell' era di Internet, dove tutte le operazioni sono effettuate con tecniche all' avanguardia, con l'ausilio di robot, attrezzature ultra moderne e ultra specializzate, ma siamo ancora lontani da porre telecamere in sala operatoria non per spiare i medici o il personale sanitario, ma per dare uno sprint in più alla sanità pubblica e privata, dando la possibilità a questi interventi chirurgici di essere estrapolati dalle sale operatorie per informatizzare il mondo esterno, non restando più confinati su giornali cartacei.
Ebbene la Regione Campania, con i suo Presidenti di commissione, Senatori, e semplici Dirigenti con qui ho avuto un confronto, sono troppo chiusi nelle loro stanze per dare ascolto a chi prima di tutto li elegge e poi li sostiene, restando approfandati nell' era in cui internet, l'innovazione, le nuove idee proposte da giovani, sono affogate dalla loro non curanza.
In tutto questo mi chiedo....ma chi ascolterà mai le nostre idee?
Chi darà voce ai giovani, mettendo da parte un pò chi ha già dato e ricevuto.
Le telecamere in sala operatoria prima o poi verranno istallate, le riprese effettuate durante gli interventi chirurgici prenderanno piede, allora mi chiedo perchè si ostinano a dire che non si può, quando la stroria ci ha insegnato che l' impossibile può diventare realtà.
Perchè non effettuare le riprese per scopi scientifici, informativi, istruttivi, cautelativi, educativi.
 

sabato 1 ottobre 2011

La moda del Legale




Malasanità? Di moda il legale gratis....In Sala Operatoria si va con l' Avvocato.
Le cause contro i medici sono in aumento, la
disponibilità al dialogo tra camici bianchi e
pazienti sembra affievolirsi e comunque sembra
venuto meno quel rapporto di fiducia che
prima era la base per una buona medicina. In
questo clima si è inserito un nuovo fenomeno.
Quello degli studi legali che gratuitamente
offrono ai cittadini che si ritengono torteggiati
dalle strutture sanitarie la possibilità di
avere giustizia, o comunque di provare a far
sentire le loro ragioni. Ai pazienti spettano lo
spese vive di cancelleria e in caso di risarcimento
allo studio va una percentuale di quanto
incassato per l’errore medico o presunto
tale.
Ma i Medici sono contrari alle telecamere nelle sale operatorie,e sapete perchè....minerebbero la loro privacy e quella dei pazienti.
la situazione in Italia è disastrosa con la Campania capolista.
Infatti In Italia, su 8 milioni di ricoveri annui, si
registrano 90 casi quotidiani di ´errore´,o presunto errore,E sono 15
mila le cause giudiziarie promosse dagli utenti del Servizio
sanitario nazionale, e sapete quanto costa una causa....quasi 28mila€,il che se lo moltiplichiamo per 15mila fa quasi 500milioni di€.
Nella sola Regione Campania,tra l'altro una delle più disastrate nell'ambito della Sanità con milioni di€ di debiti,migliaia di posti di lavoro fatti fuori in un sol colpo per la cattiva gestione di qualche funzionario,le cause sono parecchie migliaia,causando tassazioni inutili ai poveri cittadini esasperati e tagliando posti di lavoro e pronto soccorso indispensabili.
La Regione corre ai ripari? come?
Una delle aree che produce maggiori cause giudiziarie,influendo sulle casse della Regione è la Sala Operatoria.
Ogni anno si registrano casi di mala sanità o presunta mala sanità,i cittadini hanno imparato che è molto semplice....ricorrono agli avvocati,e per un errore o presunto errore denunciano la struttura ospedaliera.
....e la Regione? .....paga.
Ho proposto alla Regione Campania un idea di progetto che prevede di monitorare gli interventi in sala operatoria con personale qualificato H24,disoccupato in cerca di occupazione.
Gli interventi in sala operatoria sarebbero,filmati,montati ed archiviati per cause contro errori o presunti errori.
Non solo,i filmati servirebbero per progressi della medicina,filmando interventi difficili e ben riusciti,presentandoli in congressi o meeting a livello Nazionale,Intenazionale,Mondiale.
Ancora,creare un Database per i pazienti che intendono ricevere informazioni sul tipo di intervento,con informazioni teoriche,ossia spiegazione passo dopo passo dell'intervento,con illustrazioni visive: foto e filmati di interventi.
Un Database per Dottori,futuri Dottori,Personale Sanitario,futuro Personale Sanitario,dove poter guardare le diverse modalità di interventi,conoscere le tecniche e confrontarsi con altri colleghi.
Fino a questo momento la richiesta di colloquio con qualche Responsabile o Presunto Responsabile della Sanità in Campania non è stata accolta.
Avete qualche idea da propormi,desiderate darmi qualche consiglio.
Fatelo sul mio Blog: http://salesicure.blogspot.com
Grazie.

martedì 27 settembre 2011

Perchè non un Video?

                                            Intervento al Cuore
                                                   
Non sarebbe bello per i Medici che hanno eseguito tale intervento complicato poterlo rivedere e commentarlo insieme ad altri professionisti.
Non sarebbe bello sapere di essere tutelati se qualcosa dovesse andare storto.
Non sarebbe bello per futuri Medici e personale sanitario avere del materiale visivo su cui studiare ed integrarlo a quello teorico.
Non sarebbe bello per i pazienti che si sottopongono a tale intervento,documentarsi su apposito database messo a disposizione dalla Regione Campania dove poter ricevere informazioni dettagliate sul tipo di intervento e sulle modalità visive di esecuzione.
Non sarebbe bello che il progresso per una volta non fosse ostacolato.

                                                                
                                                       Intervento al Cranio

Uno degli interventi più difficili di tutti.
Ciò che documenta lo splendore di quest’intervento riuscito,è solo una foto, e qualche video scaricato su
youtube
.
Non è una vergogna?
Non sarebbe bello poter documentare liberamente in sala operatoria con riprese video effettuate da professionisti tale intervento.
Tanti medici sono favorevoli all’introduzione di telecamere nelle sale operatorie,tanti altri sono contrari,giustificandosi con il fatto che le riprese video minano la loro privacy e quella dei pazienti.
Beh…
io dico, la facessero finita e per una volta lasciassero spazio a nuove idee ed al progresso che bussa alle loro porte ma, prima su tutto lasciassero riparare i conti della Sanità Campana.
Mi batto da tempo per far si che le riprese video,forse effettuate anche per aiutare qualche medico che cerca spunto anche da altri colleghi per cercare di recare meno danni al paziente,possano essere introdotte nelle sale operatorie.
Finora i miei sforzi sono stati vani.
Non sarebbe bello e mi rivolgo ai pazienti, potersi documentare sulle modalità dell’intervento.




                                             COLONNA VERTEBRALE


Intervento delicatissimo,dove anche il più piccolo margine d’errore può costare caro.
La foto impressiona un po’,forse anche guardare il video può causare qualche problema,ma,vi assicuro che documentarsi visivamente con filmati girati e montati correttamente,aiuta a capire tale intervento.
Non tutti noi dobbiamo sottoporci a tale intervento,ma,tante volte,persone che conosciamo,parenti,amici e tanti altri,vengono sottoposti ad interventi delicatissimi,dove,vi assicuro le informazioni a parte qualche sito di Dottori o
Youtube
,scarseggiano.
Non sarebbe bello trovare su un unico sito tutte le informazioni: dal ricovero alle modalità di intervento,con foto,video e tutto scritto?

                                                           
                                                       Intervento all’ Anca


L’ anca è uno degli arti più importanti del nostro sistema scheletrico.
L’operazione effettuata è delicata e accurata.
Una documentazione con delle foto e con un filmato renderebbe tutto più semplice.

Le riprese non servirebbere solo a documentare l'entità positiva o negativa dellìintervento,ma,potrebbero essere montate e presentate a meeting,convegni nazionali ed internazionali,salvate in database dove ognuno di noi potrebbe documentarsi,con spiegazioni teoriche e visive di interventi.


L'idea di Progetto che ho proposto alla Regione Campania ha il nome del Blog, Sale Sicure.
Tale idea non necessita di un eccessivo investimento,anzi i costi sarebbero sostenuti e si potrebbe creare una nuova figura professionale,oltre che dare lavoro a qualche disoccupato.
Si potrebbero dar spazio a corsi di formazione,finalizzati allo scopo di creare nuove figure professionali,scegliendo prima su tutto i disoccupati.
La regione si giustifica dicendo che non ci sono fondi,qundo per tanti anni ha versato a disoccupati organizzati e qualquno mi spieghi la differenza tra un organizzato e un non organizzato,un vitalizio mensile.
Alla mia domanda,un Presidente di commissione,senza fare nome,non ha saputo rispondere.
Allora....quanti soldi ci vogliono per una o due telecamere,una macchina fotografica,un Pc,una stampante?
In Italia alcuni politici hanno presentato al senato della repubblica un disegno di Legge S.1067,
il quale introduce l'utilizzo delle telecamere e quindi la ripresa degli interventi nelle sale operatorie.
Questo Disegno di legge sembra essere stato lasciato così,senza un fine,io sto cercando con tutte le mie forza,pur remando contro vento di far attuare un idea di progetto che cerchi non solo di effettuare riprese nelle sale operatorie,quindi salvguardandosi da qualche denuncia da parte di qualche mal intenzionato,ma progredendo allo sviluppo scientifico,cercare di aiutare futuri dottori e personale sanitari e dare occupazione con un progetto dalla durata di pochi mesi a persone disoccupate ma,qualificate a svolgere tale attività.
la Regione non deve piangersi addosso dicendo che molti dei disastri economici provengono dalla Sanità,ma,deve fare tutto il possibile per prevenire i pericoli non tagliando il personale medico e sanitario,ma,intervenendo su settori che causano danni economici e quali se non quello delle sale operatorie?
Ma perchè se non sei figlio,nipote,amico,parente,amico di amici,nessuno ti ascolta?
Ovviamente di operazioni importanti ce ne sono tante,ho scelto solo alcune,onde evitare di divulgarmi troppo.

Date un vostro consiglio.
fate conoscere tale blog anche ad altri.
http://salesicure.blogspot.com



domenica 4 settembre 2011

Riprese durante gli interventi,Foto durante gli interventi " SI,o,NO "

Riprendere gli interventi,fotografare gli interventi senza minare la privacy del paziente e del personale sanitario,come?
E' semplice,riprendere solo l'intervento,nulla di più.
E' da tempo che mi batto contro una Regione " Campania " ostile,contraria all'innovazione,al progresso,al risparmio.
Si,riprendere gli interventi può considerarsi un risparmio per le Aziende Sanitarie e per la Regione,perchè ogni anno si contano migliaia di denuncie.per errori o presunti errori,e questo non sono io  a dirlo,ma le statistiche.
Riprendere gli interventi non è un modo per minare la privacy per errori o presunti errori di medici e personale sanitario,ma è scienza,progresso,didattica,cautela,confronto,imparare nuove tecniche,portare il Servizio Sanitario Nazionale ad un livello maggiore rispetto alle altre Nazioni.
L'idea di progetto che ho proposto alla Regione Campania e cioè le riprese in sala operatoria,filmate,montate e messe in archivio per meeting,convegni,per la didattica di futuri dottori,personale sanitario,per la scienza con filmati di nuovi interventi che solo grazie all'ausilio di filmati video possono essere evidenziati,per la cautela dei pazienti e del personale sanitario,per confronto tra medici,non è stata interpretata bene,le persone che ho incontrato,hanno visto tale idea come una minaccia per la privacy dei Dottori,solo dei Dottori,senza menzionare per un attimo i Pazienti ed andare oltre l'immaginazione,guardando il progresso,la novità.
L'idea di progetto non riguardava mettere delle telecamere alle pareti e registrare a circuito chiuso,ma introdurre nelle sale operatorie personale esperto senza dar fastidio a coloro che operarano.
Quindi creare una nuova figura,dar lavoro a qualche disoccupato,rialzarsi dalla caduta della crisi che ha colpito il settore sanitario e non.
Un laboratorio di Video e Foto chirurgiche,perchè no!
Creare il primo Database dove poter raccogliere tutte le informazioni delle operazioni,con foto,filmati,spiegazione del problema operatorio,è fantastico,ma,la Regione chiude gli occhi e boccia tutte le mie richieste.
Leggete con attenzione quanto segue:
1   telecamera in sala operatoria

Il disegno di legge S.1067, attualmente in esame alla 12sima
commissione permanente del Senato, Igiene e Sanità, prevede all'art.
17:
"(Ripresa degli interventi chirurgici).

1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente
legge, è fatto obbligo per tutte le strutture sanitarie presenti sul
territorio nazionale di effettuare riprese audiovisive degli
interventi chirurgici.

2. Ai sensi di quanto stabilito dall’articolo 7 del codice in
materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto
legislativo 30 giugno 2003, n. 196, le strutture di cui al comma 1
sono tenute a fornire o a consentire la visione all’interessato, o a
soggetto da questi delegato, di una copia della ripresa audiovisiva
del proprio intervento chirurgico."

Sanità: Calabria,presentata la legge su videosorveglianza in sale opèeratorie

Vibo Valentia, 4 giu. (Adnkronos) - Il presidente della commissione regionale sanita', Nazzareno Salerno, ha presentato nella sala convegni della biblioteca comunale una proposta di legge sull'installazione di impianti di videosorveglianza nelle sale operatorie.

Telecamere in sala operatoria
per le operazioni del robot 'Vinci'
I monitor hanno ripreso, giovedì mattina, gli interventi effettuati in Otorinolaringoiatria, proiettandoli in tempo reale al Palacongressi di Rimini, dove è in corso il 96esimo Congresso nazionale della Sio (Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale). Sette le operazioni eseguite
Forlì, 15 maggio 2009 - Per un giorno, le sale operatorie del padiglione ‘Morgagni' dell’ospedale di Forlì si sono trasformate in set cinematografico. Telecamere e monitor hanno infatti ripreso, ieri mattina, gli interventi effettuati in Otorinolaringoiatria (Orl), struttura diretta dal professor Claudio Vicini, proiettandoli in tempo reale al Palacongressi di Rimini, dove si sta svolgendo il 96esimo Congresso nazionale della Sio (Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale), presieduta dal professor Delfo Casolino. Sette le operazioni eseguite, due delle quali col robot chirurgico da Vinci.

Ad alternarsi in sala, professionisti provenienti da tutta Italia, i quali hanno interagito attivamente coi colleghi presenti a Rimini, rispondendo alle loro domande e confrontandosi su tecniche e procedure chirurgiche. Non sono mancati ospiti stranieri, interessati a osservare l’utilizzo del robot in Otorinolaringoiatria: il dottor Alfonso Borragan, foniatra del centro di Foniatria e Logopedia di Santander (Spagna), e il dottor Ron Eliashar, chirurgo Orl dell’Hadassan Hospital di Gerusalemme, struttura dotata di ben 800 posti letto, di cui 30 di Orl, e 18 sale operatorie.

«Il nostro ospedale ha acquistato il robot chirurgico da Vinci un anno fa, ma fino ad ora è stato utilizzato solo in chirurgia generale e urologia - spiega il dottor Ron Eliashar - l’obiettivo del mio soggiorno a Forlì è proprio quello di osservare e imparare l’impiego di tale tecnologia in Orl».


Bukavu 13.07.2011. Il professor GianBattista Parigi, presidente del Centro Cooperazione Internazionale e della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia, ha registrato ieri mattina per la prima volta un’operazione chirurgica all’Hospital Provincial General de Reference di Bukavu.
L’intervento, una osteosintesi con placca e viti di frattura scomposta dell’avambraccio destro su un ragazzo di 18 anni, è stato effettuato dall’equipe del chirurgo George Kwigwa, capo del dipartimento chirurgico, è durato 75 minuti ed è perfettamente riuscito.
Le immagini, che potranno essere rilasciate su monitor dislocati in sale attigue alla camera operatoria, su singoli pc o in un’aula magna (mediante un proiettore professionale in grado di coprire oltre 50 mq di schermo- andranno infatti a costituire anche la futura mediateca della Facoltà di Medicina.
Ogni ripresa, elaborabile tramite un semplice Movie Maker, potrà essere completata dalle parole e dai commenti del professore/chirurgo e messa a disposizione degli studenti su diversi supporti magnetici. L’UCB, con questo evento, conferma ancora una volta la sua eccellenza come centro di studio e di ricerca che troverà ulteriore forza nell’ormai prossima apertura ufficiale del Campus di Kalambo. Questa realtà, fortemente voluta dal Rettore, ospiterà quattro delle cinque Facoltà dell’UCB (Agraria, Diritto, Economia e Informatica), centri di ricerca, alloggi per studenti e professori locali e internazionali, strutture congressuali, ristoranti ed hotel, divenendo così una vera e propria “Cittadella universitaria gioiosa dello studio .

Domande e Risposte su Yahoo.
Secondo voi dovrebbero esserci telecamere in sala operatoria?
Secondo me sì, se ne sentono veramente troppe. Non è come dare la taglia sbagliata di un vestito, c'è in gioco la vita delle persone! Vorreri sapere le vostre opinioni.

sicuramente si!!! troppe morti a causa dell'incompetenza dei medici sono state coperte!!!! parlo per esperienza!!!! si alla telecamere e alle dovute punizioni!!!! basta con i medici laureati con i punti della miralanza!!!

io sarei d accordo - e arkiviare quei video col consenso della persona- ci potrebbe essere un contenzioso un domani- e quel video magari potrebbe essere di aiuto
Secondo me hai ragione, ne sono successe davvero troppe ultimamente e pensa tutto ciò che succede e non lo sai perchè i TG non possono dare spazio a tutto. Personalmente mi sentirei più tranquilla e credo che anche l'equipe della sala operatoria starebbe più attento.
Siamo all'era dei Video e delle Foto di interventi chirurgici recuperati da Youtube,non è una vergogna!
Ma cosa aspettano ad ascoltare le idee che arrivano dai giovani!
Voi cosa pensate di tutto ciò?
Dite la Vostra.

domenica 28 agosto 2011


L' ARTROPROTESI DELL’ANCA


Il tessuto biologico dell’anca non resiste per tutta la vita. Per l’articolazione dell’anca incomincia in questi casi una degenerazione della cartilagine seguita da un coinvolgimento dell’intera struttura osteoarticolare. La conseguenza funzionale per le persone colpite da una tale osteoartrosi deformante è una progressiva riduzione della mobilità articolare accompagnata da un sempre più forte dolore. Inizialmente la sintomatologia può essere trattata con farmaci e fisioterapia però, a lungo termine, il carattere progressivo dell’artrosi richiede soluzioni più definitive con la sostituzione delle articolazioni artrosiche con artroprotesi.
La chirurgia artroprotesica è oggi la terapia con massimo successo nel campo dell’ortopedia.
I materiali delle protesi sono biocompatibili e garantiscono un’eccellente stabilità e lunga durata.
Tra i diversi tipi di impianti scegliamo individualmente il modello più adeguato per il paziente: secondo l’età, l’attività fisica, la forma dell’artrosi e la qualità dell’osso.
L’intervento viene eseguito con tecniche mininvasive e quasi sempre in anestesia parziale. Con questi metodi la riabilitazione è molto rapida ed il paziente raggiunge presto un’impressionante funzionalità riacquistando una migliore qualità di vita.

ANCA
È composta di due parti simmetriche, formate ciascuna da tre ossa
che si fondono tra loro abbastanza precocemente:
Ischio, ha la forma di una L, con l'angolo rivolto all'indietro e in basso: quest'angolo forma la tuberosità ischiatica che regge il peso del corpo in posizione seduta  ileo, è quello di maggiori dimensioni e forma la parte superiore ed esterna del bacino, il suo margine superiore costituisce la cresta iliaca. Posteriormente si articola con l'osso sacro osso pubico, è posto anteriormente e presenta un braccio grosso modo orizzontale che si unisce all'ileo ed un braccio rivolto in basso e all'indietro che si unisce all'ischio Sulla superficie esterna del bacino, le tre ossa concorrono a formare una depressione di forma quasi emisferica, chiamata acetabolo, entro la quale si articola la testa del femore, il primo osso della gamba. In corrispondenza del pube le due parti controlaterali si articolano anteriormente tra di loro tramite una sinfisi pubica.


 










lunedì 22 agosto 2011

Uno dei problemi che affligge moltissima popolazione:
L’appendicite acuta

Un Database da cui attingere informazioni relative a questa patologia è un utopia.
Ci penserò io con il mio Blog,e per esperienza personale,è un problema che va risoslto alla svelta.
Anni fa,sono stato operato d'urgenza,e non avevo la minima idea di cosa fosse tale patologia,anzi stavo quasi per morire,perchè qualche Dottore,oltre che ad aprirmi dal lato opposto a quello rispetto all'appendice che ormai aveva raggiunto il rene,pensò bene di dirmi che non era grave e senza un esame disgnostico,mi rispedì a casa.
Morale: dopo una settimana....pronto soccorso e operato d'urgenza,mi restavano poche ore.
Da allora ho dei dolori alla schiena. Ecco a cosa servone le telecamere in sala operatoria....e un Database da cui attingere informazioni.
Invece no,si ostinano ancora al futuro,solo per paura della privacy.

L'appendicite Acuta:
rappresenta a tutt’oggi l’emergenza chirurgica addominale più comune.   L’ipotesi diagnostica va considerata in quasi tutti i pazienti che riferiscano una sintomatologia dolorosa o presentino segni obiettivi di irritazione peritoneale, in particolare a carico dell’emiaddome destro o delle aree circostanti o sottostanti la regione periombelicale. Sicuramente l’infiammazione appendicolare rappresenta la causa più frequente di dolore addominale persistente negli adolescenti. La seconda e terza decade di vita rappresentano le fasce d’età in cui tale patologia in prevalenza si distribuisce anche se, in ragione del progressivo incremento dell’età media, risulta in aumento l’incidenza percentuale di soggetti colpiti con età superiore ai 60 anni.La diagnosi di appendicite acuta risulta relativamente agevole allorché l’esordio e l’evoluzione dei sintomi si presentino, come accade nella maggioranza dei casi, con connotati tipici al punto che la sola valutazione clinica, anamnesi ed esame obiettivo, consente di conseguire l’obiettivo di una ragionevole certezza diagnostica.Il sintomo d’esordio nettamente prevalente è un dolore addominale inizialmente non particolarmente intenso e localizzato di regola in sede periombelicale o, in generale, riferito ad un ambito interessante le regioni situate lungo una linea mediana tracciata idealmente in corrispondenza dell’ombelico. Alcune ore dopo può insorgere altresì uno stato nauseoso che cui si possono associarsi fenomeni di vomito.Successivamente il sintomo tende a migrare verso i quadranti addominali situati a destra della suddetta linea mediana ideale, circoscrivendosi in genere ad un’area equidistante rispetto all’ombelico stesso da un lato, ed alla piega inguinale dall’altro.
In questa fase successiva il dolore soggettivo tende ad aumentare d’intensità mentre l’area risulta particolarmente reattiva ed una palpazione addominale anche superficiale può evocare un intenso dolore.Tale evoluzione successiva del quadro clinico testimonia di un interessamento della membrana peritoneale che riveste l’appendice e costituisce un iniziale processo di “peritonitite” circoscritto alla sola appendice, e che induce a porre indicazione alla terapia chirurgica. L’intervento consente di prevenire una progressiva diffusione della peritonite ad un ambito addominale più esteso con significativo incremento della mortalità operatoria e delle complicanze postoperatorie.Tuttavia esiste una quota non trascurabile di soggetti colpiti in cui l’evoluzione del quadro clinico non presenta i connotati di tipicità dianzi esposti.
A volte la sintomatologia esordisce nella sede precedentemente indicata come area di successiva migrazione del sintomo o, viceversa, mantiene almeno in parte la sua iniziale collocazione periombelicale.
Tuttavia, soprattutto se il quadro clinico presenta aspetti che possano indurre un importante dubbio diagnostico è fondamentale che il paziente venga riferito ad pronto soccorso dove possa essere assicurato un monitoraggio clinico stretto al fine di cogliere l’eventuale momento chirurgico anche con l’importante ausilio di una diagnostica per immagini, in particolare ecografica, che di recente si è rivelata, in mani esperte, particolarmente utile ed, a volte, decisiva ai fini di un’indicazione chirurgica.
Tale metodica diviene particolarmente preziosa allorquando ci si confronti con pazienti che, pur avendo in corso un processo evolutivo di infiammazione appendicolare quale quello in precedenza descritto, riferiscano sintomi soggettivi o evidenzino reperti obiettivi derivati dall’esame clinico dell’addome che risultino particolarmente sfumati e quindi scarsamente significativi dal punto di vista diagnostico. Il riferimento è a pazienti anziani,
diabetici, soggetti che assumano cronicamente farmaci cortisonici o siano affetti da malattie, come quelle del sistema linfatico, che attenuino la reattività individuale. In questi casi l’ausilio della diagnostica per immagini diviene spesso fondamentale.









domenica 21 agosto 2011

Database dove recuperare interventi

Database.
In ogni Regione dovrebbe essere presente un Database dove poter recuperare informazioni riguardo agli interventi da sostenere e da sottoporsi.
Un database dove poter guardare foto,video,leggere la storia degli interventi.
Un database dove poter sponsorizzare gli interventi che in Italia restano negli angoli bui degli ospedali.
L' Italia è un Paese all'avanguardia,ci sono tantissimi Ospedali che hanno una notevole reputazione e con essi altrettanti Dottori e Personale Sanitario di qualità.
Tante volte tali professionisti che magari ci hanno salvato la vita,hanno elaborato delle operazioni solo per non recare altri danni alla nostra persona,non ricevono gli elogi necessari.
Allora mi chiedo: perchè non un Database,dove poter valorizzare gli sforzi del personale ed il valore degli Ospedali Italiani,perchè non un Database?
E' possibile che la Regione non ascolti le idee di giovani che cercano di migliorare le cose,solo perchè non appartengono a nessun ceppo politico o non sono amici o figli di qualquno?
Perchè?
cosa bisogna fare perchè qualquno ti dia ascolto?
Cosa pensate Voi di questa idea?
Lascio tutti voi con alcune inforazioni su un problema che affligge moltissima popolazione:
Tunnel Carpale
La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è una delle patologie più diffuse che  interessano l'arto superiore. Colpisce prevalentemente il sesso femminile in un età compresa tra i 40 ed i 60 anni. Si può occasionalmente presentare anche il pazienti al di sotto dei 20 anni. Le cause di questa malattia sono molteplici; esiste una predisposizione individuale ma molto dipende dall'attività svolta dal soggetto. Infatti le persone che lavorano molto con le mani (sarte, casalinghe, dattilografi, operai ecc.) frequentemente vanno incontro a tale sindrome. La STC si manifesta con disturbi della sensibilità che colpiscono le prime 3 dita (pollice, indice, medio) della mano. Questi disturbi si presentano prevalentemente durante la notte è sono tali da non permettere di dormire chi ne è interessato (il soggetto deve alzarsi scuotere tutto il braccio per risvegliare la mano ed il braccio). L'evoluzione della malattia consiste in una progressiva ed irreversibile perdita della sensibilità alle prime 3 dita ed alla mano seguita ipo-atrofia dei muscoli della mano. In questa malattia il nervo mediano, durante il suo passaggio nel canale carpale a livello del polso, viene stretto come in una morsa per un patologico ispessimento del legamento trasverso del carpo che costituisce una delle pareti di detto canale. Secondo alcuni a determinare la sofferenza del nervo mediano è anche un ispessimento (iperidrosi), legato a fattori ormonali, dei tendini dei muscoli della mano, anche essi contenuti nel canale carpale.                                                                                                   

Diagnosi
Dopo la visita medica nella quale viene posto il sospetto di STC il paziente deve sottoporsi ad alcuni esami Neurofisiologici:                                   

Elettroeurorafia (ENG) permette di determinare il ritardo nella conduzione della sensibilità e della motilità del nervo mediano a livello del canale carpale                                                                                                                     

Elettromiografia è utile in quei casi in cui vi è una grave danno dei muscoli della mano.                                                                                                 

Terapia
La terapia conservativa non ha mai avuto grande successo nel trattamento di questa sindrome. Sia infiltrazioni locali con farmaci corticosteroidei sia la terapia medica con antinfiammatori e corticosteroidei per via generale (orale, intramuscolo) hanno un effetto transitorio. Infatti alla sospenzione di tali modalità di trattamento vi è una ripresa dei disturbi clinici.Il trattamento chirurgico è invece universalmente considerato la terapia principale. Tra i tanti metodi proposti (trattamento endoscopico, chirurgia tradizionale, chirurgia alternativa) noi consigliamo una tecnica chirurgica mini-invasiva da noi effettuata in regime di day-hospital. Attraverso una mini incisione della lunghezza tra 1.5 cm e 2 cm.Si procede all'apertura del legamento trasverso del carpo per tutta la sua lunghezza dal palmo al polso ed alla decompressione del nervo mediano. La durata dell'operazione non supera in genere i 10 minuti. Con tale intervento il paziente in 1 giorno recupera la funzionalità della mano ed in una settimana può tornare alla sua attività lavorativa. I risultati di 600/700 pazienti trattati sono ottimi avendo ottenuto, in tutti casi, una remissione completa dei disturbi con uno scarsissimo numero di complicanze minori.
Cordiali saluti.